venerdì 28 novembre 2014

Due parole su STAR WARS - IL RISVEGLIO DELLA FORZA, il primo teaser trailer.

La pagina delle notizie di Facebook si aggiorna come fa sempre, ma in mezzo a tutti quei gattini decorati con aforismi a caso, e alle fotografie di vita delle persone che conosci (e molto spesso anche di quelle che non conosci) oggi c'era questo, e la mia vita, insieme a quella di molte altre persone, non è stata più la stessa:

Star Wars Episodio VII - Il Risveglio della Forza si mostra in questo piccolo gioiellino di teaser trailer, mettendo alla luce alcuni confutabilissimi elementi di quello che sarà il nuovo attesissimo capitolo della fantastica saga fantascientifica ideata da George Lucas, diretto questo giro dal genio visionario dell'erede spielbergiano per eccellenza: J.J. Abrams.

Il primo di questi elementi è la continuità stilistica con i tre episodi originali, il design delle astronavi e le ambientazioni parlano chiaro e forte al cuore di ogni vero appassionato della saga e gli effetti sonori (geniale l'ultimo sibilo della spada laser sui titoli) non fanno che rafforzare l'effetto nostalgia; il secondo è la regia piena di personalità di Abrams, che gia dalle prime inquadrature mostrateci nel trailer sembra voler affrontare il mostro sacro con il suo sguardo di bambino innamorato del cinema fantastico, senza cedere alla tentazione dell'omaggio forzato a tutti i costi; ed infine il terzo elemento: ciò che non c'è stato mostrato e che tanto avremmo voluto avrà un ruolo fondamentale, perchè il Millenium Falcon che sfreccia sulle dune del deserto è sicuramente pilotato da Ian Solo, e perchè da qualche parte tra quelle dune c'è sicuramente Luke Skywalker, e perchè Leila deve essere per forza al comando della Repubblica, e quindi quasi sicuramente in pericolo.

Si può proprio dire che sia davvero tutto decisamente pronto.
Un.
Anno.
Ancora.

venerdì 21 novembre 2014

Due parole su... SOIL un manga di Atsushi Kaneko

Soil è edito in Italia da Panini
Da molti anni ormai sono un lettore vorace di fumetti statunitensi, con particolare riferimento ai supereroi della Marvel Comics, ma c'è stato un tempo piuttosto lontano (purtroppo) dove non saltavo una singola uscita manga di ogni casa editrice esistente in Italia che si occupasse del fumetto nipponico, e sto parlando della metà degli anni novanta, quando spuntavano manga di ogni tipo e di ogni genere un giorno si e l'altro anche.
Ora le cose sono molto diverse per il sottoscritto, che si preoccupa di mettere insieme le opere imprescindibili del fumetto giapponese (e già non c'è poco materiale) e a comprare quelle poche cose che lo conquistano al primo sguardo.
Soil non mi ha conquistato, mi ha rapito...
La storia a grandi linee è questa: nella sonnolenta e conformista Soil New Town, una famiglia come tante scompare nel nulla. Ma le apparenze ingannano, come la storia cerchera di farci scoprire seguendo le indagini dei detective Yokoi e Onoda, in una ricerca dove nulla è quel che sembra.


E fino a qua sembra Twin Peaks in salsa jappominkia.
Bhe... non lo è: Soil è un dipinto che si dipana attraverso ogni volume come una tela ritagliata e poi rilegata 200 pagine alla volta, e ogni segmento di questo dipinto crea i collegamenti per il segmento sucessivo attraverso soluzioni grafiche accattivanti e a dir poco elaborate, scene mute (il prologo è da biblioteca del fumetto), scene verbose, scene tragicomiche... Soil non assomiglia a nulla che già esiste e i suoi personaggi sono caratterizzati così bene da essere inquietanti anche oltre il tempo della lettura.
Soil è una Mistery Tale perfetta, che non cita ma letteralmente assorbe tutti i meccanismi del genere passandoli attraverso una sensibilità inevitabilmentè nipponica.
Consigliatissimo.

giovedì 20 novembre 2014

MYTH CLOTH COLLECTION PART 1: BRONZE SAINTS FIRST CLOTH

Foto di gruppo con tutti e 5 i Bronze Saints protagonisti che indossano la prima versione della loro Cloth con il Premium di Saori, valutazione di Saori media su eBay tra le 90 e le 300 euro.

Seiya con la sua prima armatura, valutazione media su eBay tra le 140 e le 200 euro.

Shiryu con la sua prima armatura, valutazione media su eBay tra le 160 e le 200 euro.

Shun con la sua prima armatura, valutazione media su eBay tra le 70 e le 90 euro.

Hyoga con la sua prima armatura, valutazione media su eBay tra le 90 e le 100 euro.
Ikki con la sua prima armatura, valutazione media su ebay tra le 70 e le 100 euro.


mercoledì 19 novembre 2014

GHOSTBUSTERS 30 anni dopo, cronaca di un emozione!

Entrando in sala ieri sera, 18 novembre 2014, ho davvero valicato una porta del tempo e delle emozioni: dopo trent'anni dalla prima uscita in sala del capolavoro di comicità diretto da Ivan Reitman, Ghostbusters torna al cinema restaurato e rimasterizzato in 4K, ma sempre con quello spirito di goliardia tutta americana e quella magia unica che fece in modo che la triade comica più spettacolare di ogni tempo formassero e dessero vita a quel gioiello che è il primo film dei nostri amatissimi Acchiappafantasmi.
Bill Murray, Dan Akroyd e Harold Ramis (RIP) riuscirono nell'ardua impresa di interpretare uno dei film più spettacolari da un punto di vista tecnico e contemporaneamente un gioiello di comicità che mantiene un ritmo inarrestabile per tutta la durata della pellicola, senza mai in nessun momento del film inficiare la tensione e l'immedesimazione dello spettatore per la storia semplice ma incredibilmente avvincente che fa da cardine al racconto.

Il Blu-Ray contenente le versioni restaurate
di Ghostbusters e del suo seguito
Quello di cui vi voglio parlare però non sono i meriti artistici del film, che ha avuto trent'anni per dimostrare di non essere affatto invecchiato, dando ancora adesso moltissimo filo da torcere al cinema comico moderno, bensì voglio dirvi di quello che ho provato quando quelle immagini tante volte viste e riviste dai dieci ai trent'anni (si, ho la stessa età del film) si sono materializzate sul grande schermo nel loro rinnovato splendore HD.

Ho pianto per la gioia, letteralmente, per ogni singola perfetta battuta, per ogni espressione ricercata degli attori, per i monologhi eccezionali di Bill Murray, per la tenera ingenuità del personaggio di Akroyd, per quella maschera geniale indossata da Harold Ramis.
Ho pianto per gli effetti speciali in stop motion, per le sovraimpressioni su pellicola perfette e così meravigliosamente artigianali, per i movimenti di macchina sincronizzati al millimetro sulle fisicità attoriali dei protagonisti, per la targa della Ecto-1 quando il portone del palazzo dei Ghostbusters si apre la prima volta.
Ho pianto per la cameriera investita dai primi spari di raggi protonici, per Slimer che "smerda" Murray "inzaccherandolo", per lo splendido doppiaggio italiano, per "Venimmo, vedemmo e lo inculammo!", per il dialogo tra Ray e Winston sull'esistenza di Dio, per la mano di Peter che sbuca dalle voraggini della strada nel finale tra le urla della città di New York.

Potrei andare avanti per pagine e pagine, ma questo significherebbe trascrivere il film intero... quindi vi invito semplicemente a scoprire o riscoprire questa pellicola al cinema ieri e oggi, e presto in un Blu-Ray nuovo di pacca per i più raffinati palati del video digitale.


lunedì 17 novembre 2014

INTERSTELLAR di Christopher Nolan - Recensione

Titolo originaleInterstellar
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'AmericaRegno Unito
Anno2014
Durata169 min
Colorecolore


Generefantascienzaavventura,drammatico
RegiaChristopher Nolan

SceneggiaturaChristopher NolanJonathan Nolan




Effetti specialiMichael ClarkeNeil Garland,Robert L. Slater
MusicheHans Zimmer



Interstellar è una di quelle pellicole che fanno il punto nella storia del cinema: segnano inesorabilmente un momento all'interno di un particolare genere cinematografico e all'interno della storia di questo genere, in cui tutto quello che il filone narrativo a cui la pellicola appartiene ha detto nel corso della centenaria storia della settima arte viene unificato con logico sincretismo .
Interstellar è la storia di un esploratore costretto a vivere in un mondo che lo ha tradito nel modo più perfido che potesse: morendo. 
La Terra è rimasta senza cibo e non c'è più il tempo per potersi dedicare all'esplorazione dello spazio, e Cooper (Matthew McConaughey), è un astronauta costretto a rimanere con gli occhi piantati per terra, proprio su quella Terra che ha tradito lui e gli altri sette miliardi di individui sulla faccia del pianeta, proprio quella Terra che tutti sono costretti a coltivare, nonostante stia inesorabilmente morendo giorno dopo giorno.
Interstellar è la storia di un padre e di una figlia e dell'amore più potente che esista, un amore capace di superare i limiti dello spazio e del tempo, un amore in grado di vivere attraverso il viaggio interstellare rimanendo dentro i cuori di piccoli uomini e donne che reggono sulle loro fragili spalle il destino della razza umana; questo film ha il pregio di riuscire a conferire un compito divino nelle mani di persone umane e piene di fragilità, e di lasciare alla fine nello spettatore già ammaliato per la potenza iconica delle spettacolari immagini (debitrici in modo totale all'Odissea di Kubrick ma anche alle claustrofobiche astronavi di Scott e Cameroon), la sensazione profonda che dentro ognuno di noi risieda il segreto dell'universo intero, e quindi anche la chiave per salvarlo.
Ci sono dialoghi all'interno di Interstellar che riescono a veicolare concetti scientifici verso la sfera dei sentimenti e a dare una struttura matematica a ciò che comunemente è considerato pura spiritualità e interiorità, ci sono momenti nel corso del lungo viaggio interstellare verso nuovi potenziali mondi per accogliere la razza umana dove la speranza sembra svanire dentro quel buco nero chiamato molto significativamente Gargantua, per poi uscire dall'altra parte più forte e rinvigorita di prima.
Gargantua, salvezza e verità
Cooper si troverà insieme ad altri pionieri moderni a dover scoprire cosa risiede dietro il mistero dello spazio-tempo, guardando in faccia la realtà dell'infinitamente grande, scoprendo che non è altro che uno specchio magico che riflette l'infinitamente piccolo, mentre sulla Terra il suo mentore Brand (Micheal Kaine) cerca una soluzione al problema gravoso della gravità (vera ossessione di Nolan) e della possibilità di trasferire la razza umana attraverso un buco nero che non può che essere un portale, un ponte, per scoprire i misteri del quale è disposto a lasciare andare la figlia (Anne Hataway) dove nessun'altro è mai stato, in ogni caso possibile nel luogo più lontano possibile. 
Padri costretti a lasciare i propri figli e padri che li spingono ad allontanarsi da loro, anche attraverso la più insostenibile delle bugie, anche attraverso la più insostenibile delle perdite.

Interstellar è un'immenso film di vera e pura fantascienza, diretto con maestria da uno dei più imponenti cineasti contemporanei, che comprende nel suo cast alcuni dei più talentuosi attori della Hollywood più impegnata e riflessiva e che riesce a divertire, intrattenere, emozionare, sospirare, riflettere, piangere e ridere nello spazio delle oltre due ore della sua durata, senza mai cadere nelle banalità classiche del genere, ma spesso ribaltandole nel loro aspetto più positivo (gli automi che assistono l'equipaggio sono l'esempio perfetto, e ricordano tantissimo i simpatici androidi di Star Wars).

Un.Vero.Capolavoro.