martedì 22 ottobre 2013

CRONACHE DI UN REGISTA INDIPENDENTE#04: Si gira il nuovo video-clip di Francesco Farina... "Chi mi manca sei Tu"

Circa un anno fa l'incontro artistico tra me e Francesco Farina ((GUARDA IL SITO UFFICIALE), noto cantautore novarese, ha prodotto il video di una canzone il cui titolo è "Vivere è come Volare" che per un soffio non si è qualificata per le finali di Sanremo Giovani 2013, e siccome i ragazzi come me e Francesco non si arrendono mai e tantomeno si lasciano scoraggiare alle prime difficoltà, anche quest'anno vogliamo realizzare qualcosa di speciale per il suo nuovo singolo, una splendida canzone d'amore che si intitola "Chi mi manca sei Tu" e che parteciperà alle selezioni della manifestazione musicale Sanremese di quest'anno.
Prima di entrare nei dettagli vi presento, nel caso non lo aveste ancora visto, il video-clip di "Vivere è come Volare", che ha contribuito fortemente a diffondere l'opera del nostro cantautore "di fiducia".
Anche questa volta ci troviamo a dover affrontare una sfida importante e non abbiamo un granchè in termini di mezzi tecnici, ma cercheremo come sempre di far vincere le idee e la buona volontà su tutto il resto e su tutte le difficoltà.
In questo senso Francesco è un vero toccasana per le mie note tendenze a perdere l'entusiasmo, dato che questo ragazzo è una vera bomba di fiducia e forza di volontà concentrate all'ennesima potenza.
Non posso e non voglio rivelarvi niente del nuovo singolo ma posso dirvi che i protagonisti saranno lo stesso Francesco e una splendida attrice di cui la prossima settimana rivelerò nome e apparenza, e che la storia si baserà principalmente su alcuni ricordi contrapposti al presente, in un procedimento mentale che ci troviamo a percorrere ogni giorno della nostra vita: pensare al passato.
Molto probabilmente sul set lavorerò con il fido assistente Simone Colombo, autore della sceneggiatura di "L'immagine di Uno", il cortometraggio che girerò il prossimo anno con tutta la banda di "Altrove e con Nessuno" e qualche piacevolissima new-entry.
Con Simone saremo anche a LUCCA COMICS AND GAMES 2013 per tutti i giorni della nota fiera dedicata alle nuvole parlanti, dunque saranno giorni fondamentali per la genesi del nostro nuovo pargoletto filmico.
Vi conviene stare collegati.

giovedì 10 ottobre 2013

VISIONI CALDE#05: RALPH SPACCATUTTO di Rich Moore

Bisogna riconoscere senza alcun dubbio che lo studio di animazione Pixar sia quell'enorme fabbrica di soldi che è in realtà per un motivo fondamentale: la scientifica capacità di riuscire a centrare nel mirino delle sue pellicole tutti gli elementi principali che corrispondono alle mode del momento, e soprattutto, ovviamente, a ciò che piace al pubblico giovane che rappresenta l'utenza finale dei suoi film, senza mai tagliare fuori anche le altre fasce di audience, grazie a una stratificazione dei significati delle opere che le trasforma non solo in un micidiale marchingegno produci-moneta, ma anche in film meritevoli (quasi) sempre della statuetà doro più ambita nel mondo del cinema.
Ralph Spaccatutto è l'ennesimo esempio di questa strategia vincente: il principale mondo a cui il film fa riferimento è quello dei videogames, il settore  ludico capace di eludere persino la crisi economica imperante in tutto il mondo, e di appassionare migliaia di persone dai cinque ai cinquanta anni.
Ralph è stanco di essere messo in ombra da Felix Aggiustatutto, il "bravo ragazzo" campione nel loro gioco dove ogni volta finisce per salvare la situazione. Ma dopo decenni trascorsi guardando Felix ricevere tutta la gloria, Ralph decide che è arrivato il momento di smettere di interpretare il ruolo del cattivo.
Lo stile generale della pellicola ricorda numerosi titoli della storia dei videogiochi

Così prende in mano la situazione e inizia un viaggio attraverso i giochi arcade, passando per ogni generazione di videogame allo scopo di dimostrare di avere tutte le carte in regola per essere un eroe.
Durante la sua ricerca incontra il duro Sergente Calhoun, dallo sparatutto in prima persona Hero's Duty. Ma è il mondo dell'esuberante Vanellope von Schweetz, dalla corsa di macchine caramellate Sugar Rush, che si troverà a essere in pericolo quando Ralph libererà accidentalmente un nemico mortale che minaccia l'intero arcade.
Nel corso dell'avventura chiunque abbia giocato ad un videogioco o due nella sua vita si troverà a dire "Hey ma quello è...?", essendo il film costellato da cameo di alcuni tra i più famosi protagonisti di videogiochi, come per esempio Sonic o la malefica tartaruga di Super Mario Bros, e nel gustosissimo circo dei cameo che tanto riempono di lacrimucce nostalgiche gli occhi dei gamer più vecchiotti passano anche una miriade di chiari riferimenti alla vita reale, ironici e pungenti in pienissimo stile Pixar, tra cui uno su tutti quello che comprende la sequenza della riunione tra "cattivi" dei videogames, una sorta di "alcolisti anonimi" per fare in modo che il ruolo interpretato nei videogiochi non danneggi troppo la psiche di personaggi come Zangief di Street Fighters o del simpatico fantasmino malefico di Pac Man.
Una scena che è già CULT!
Tutto il film riesce in modo intelligente e raffinato ad esporre la tematica del ruolo che ogni essere umano si trova a ricoprire nella vita, e di come esso spesso non corrisponda pienamente (o per niente) alla vera essenza della persona interessata, ed espone altrettanto inteligentemente una storia che ci trascina con il suo umorismo e alcune scene davvero mozzafiato (la battaglia all'interno di Hero's Duty, spassoso ibrido tra Call of Duty e Gears of War è incredibile per ritmo e realizzazione tecnica) all'interno di una morale tutt'altro che scontata, i cui contenuti lascio siate voi a scoprire.
Indubbiamente un altro gran bel film d'animazione Pixar da vedere coi propri figli o nipoti, ma anche da soli, per sentirsi un pò bambini e forse per crescere un pò.

martedì 8 ottobre 2013

COMICS TIME#06: KNIGHTS OF SIDONIA di Tsutomu Nihei


 Edito in Italia da Panini

La nuova serie di Tsutomu Nihei ci porta nello spazio, dove gli umani si trovano a combattere con mostri deformi. Sidonia è un’enorme astronave, una colonia di esseri umani che viaggia alla ricerca di risorse da sfruttare. Nagate Tanikaze, un ragazzo che è sempre vissuto solo col padre, ai margini della società, senza avere mai contatti con altre persone, comincia a vivere insieme agli altri… È l’inizio della sua avventura in un ambiente a lui oscuro. 13x18, B., 184 pp., b/n, con sovraccoperta

9 volumi (in corso) euro 5,90 cad.





SNIKT!: Nihei alla Marvel.
Tsutomu Nihei, il mangaka architetto come piace chiamarlo al sottoscritto, non è di certo il più "luminoso" autore di fumetti giapponese in circolazione, e per luminoso intendo un autore capace di rendere le sue opere chiare nello svolgimento e nei significati: nella stragrande maggioranza dei manga attuali e ancor più in quelli del passato, i significati dell'opera vengono espressi dai personaggi con un'ingenuità che a volte scatena anche una certa sensazione di irritazione al lettore occidentale, forse più incline a esprimere (e a veder espressi) alcune considera
Il capolavoro di Nihei.
zioni ed atteggiamenti emotivi in modo più sottile e generalmente dimesso.
Nihei è spesso criptico nell'esposizione sia dei suoi dialoghi (prima di quest'opera davvero risicati e spesso incomprensibili) e nella rappresentazione grafica dei suoi ambienti, dominati da un contrasto violentissimo del bianco e del nero che si divorano gran parte della pagina e che danno forma a personaggi che sembrano bucare la carta in modo Milleriano (Sin City Docet), esempi del suo stile sono sicuramente l'immensa opera prima BLAME! e il meraviglioso esperimento alla Marvel Comics intitolato Wolverine SNIKT!.
Gli Tsugumori, l'unica difesa del genere umano contro i Gauna.
Knights of Sidonia rappresenta davvero una svolta stilistica di enormi proporzioni nella carriera di Nihei: l'ambientazione spaziale nuova ed affascinante legata però a quelle mega strutture (l'immensa astronave Sidonia) che lui tanto ama e che sono retaggio della sua precedente attività di architetto; i disegni più luminosi e morbidi nel tratto, dominati dai bianchi sempre in contrasto coi neri della tavola che questa volta però si limitano quasi esclusivamente alle battaglie nello spazio, aumentando il timore per l'ignoto fuori dalla Sidonia; gli scontri coi Gauna, creature misteriose che hanno distrutto il pianeta Terra e che continuano ad inseguire gli ultimi superstiti, legate comunque a quell'universo che comprende anche BLAME! e BIOMEGA.
Tutte queste novità però impallidiscono rispetto al vero fattore rivoluzionario per quanto riguarda l'autore: la completa seppur complessa comprensibilità della vicenda narrata; Nihei sembra davvero aver abbandonato certi fronzoli autoreferenziali e francamente inutili nell'economia di capolavori come molti dei suoi manga precedenti, per consegnarci una storia che non lesina chiari riferimenti al genere Mecha (Gundam ed Evangelion su tutti) rimanendo comunque originale grazie a quei riferimenti bio-organici che sono secondi per amore verso di loro all'autore solo alle strutture architettoniche impossibili, che contribuiscono a creare suspance e mistero.
L'edizione Panini è molto curata, con tanto di sovracopertina, sia per adattamento e traduzione che per stampa e qualità della carta.
Da leggersi.

lunedì 7 ottobre 2013

CRONACHE DI UN REGISTA INDIPENDENTE#04: Il blocco...

Più che in moltissime altre occasioni nella mia vita, devo ammettere che il soggetto presentatomi da Simone Colombo per la sceneggiatura che stiamo scrivendo insieme sia stato una vera e propria manna dal cielo: pur rendendomi conto di essere un invisibile granello di sabbia nell'immenso mondo del cinema indipendente italiano, devo constatare che alcune dinamiche del processo creativo che ritenevo panzane usate dai VIP per tirarsela sono in realtà delle pure verità, e in particolare una, il BLOCCO CREATIVO IN SEGUITO A UN SUCCESSO.
Premetto che per successo nel mio caso si intende che finalmente più di 50  cristiani hanno visto un mio cortometraggio, e nello specifico mi riferisco ad Altrove e con Nessuno (GUARDA IL TRAILER) che nel 2013 è stato proiettato in 15 manifestazioni sparse per tutta la penisola e addirittura ha vinto un premio al Senigallia Comics and Games 2013.
La Locandina di Altrove e con Nessuno
Ebbene durante la fase di promozione e distribuzione del cortometraggio qualsiasi idea mi balzasse in testa non è durata più di 15 giorni, perdendosi ogni volta nei meandri di una presunta impraticabilità tecnica o di qualche altro pensiero dominante subentrato in seguito; si è trattatato a tutti gli effetti di un blocco che solo una collaborazione poteva eludere: scrivendo con Simone la mia prossima regia sto infatti tornando a una modalità che avevo lasciato nel 2009 con "Birth of a Projectionist"         (GUARDA IL CORTO) quando collaborai con Edy Chiurato alla stesura della sceneggiatura tecnica, che mi permette di seguire un canovaccio (il soggetto appunto) e di immergermi direttamente nella mia visione filmica, confrontandomi ad ogni passo con l'autore.
La sceneggiatura tecnica non è altro che un elenco dettagliatissimo di ogni singola inquadratura che andrà a comporre il cortometraggio, completa di note sui movimenti di macchina e le azioni degli attori, dettagli di illuminazione e sonoro etc.: in pratica è una visualizzazione in lettere e parole del prodotto finale, ed è il modo migliore (ma questa è una mia modesta opinione) per realizzare un film.
In ogni Caso Altrove e con Nessuno mi aveva bloccato, e personalmente credo fosse perchè non si riesce ad abbandonare un figlio quando lo senti ancora così vivo e pulsante tra le tue braccia, e ad ogni nuova selezione ufficiale rimanevo sempre più legato a quella vitalità: ora il cortometraggio continua ad esere inviato ai festival ma il buon Simone viene anche ogni settimana a lavorare a "L'Immagine di Uno", e questa ragazzi, sarà davvero tutta un'altra storia.


giovedì 3 ottobre 2013

TV SERIES#02: MARVEL'S AGENTS OF S.H.I.E.L.D. 1X02 and REVOLUTION 2X02

MARVEL'S AGENTS OF S.H.I.E.L.D. 1X02: 0-8-4

Grant si dimostra il personaggio più abile fisicamente
 Il secondo episodio della serie televisiva più amata dai Marvel Fan ha generato un hype potentissimo per via dello spassoso cameo finale di Samuel L. Jackson nella parte di Nick Fury, ma c'è molto di più in questi 45 minuti al fulmicotone: l'episodio si lega magistralmente agli eventi di Captain America - Il Primo Vendicatore, infatti la squadra composta dagli agenti Phil Coulson, interpretato da Clark Gregg (l'agente che gestisce la squadra, supervisionando le operazioni sul campo), Skye, interpretata da Chloe Bennet (una civile reclutata per le sue abilità informatiche; è un'appassionata di supereroi e di associazioni segrete) Grant Ward, interpretato da Brett Dalton (un abile agente, esperto in spionaggio e combattimento, ma dalle tendenze asociali), Melinda May, interpretata da Ming-Na Wen (uno degli agenti della squadra, nonché abile pilota ed esperta di armi), Leo Fitz, interpretato da Iain De Caestecker (l'agente specializzato nelle tecnologie delle armi, molto legato all'agente Simmons) e Jemma Simmons, interpretata da Elizabeth Henstridge (l'agente specializzata in scienze biologiche) deve recuperare un misterioso oggetto (denominato appunto 0-8-4) che si scopre contenere al suo interno energia Tesseract essendo un ordinio esplosivo Hydra abbandonato in America latina da uno dei tanti nazzisti in fuga dopo la fine della seconda guerra mondiale. L'episodio ci mostra la squadra diventare realmente coesa e superare le personali diversità, confrontandosi in modo da riuscire a trovare con un nemico comune (qualcuno a detto Avengers???) le motivazioni e la volontà di lavorare insieme. I misteri a questo punto sono due:

PERCHè COULSON CONTINUA A DIRE LA FRASE SU THAITI IN MODO COSì ENIGMATICO?

SKYIE TRADIRà DAVVERO?

REVOLUTION 2X02: "THERE WILL BE BLOOD"

Aaron torna in vita per un presunto malfunzionamento della "nanoparticella", si parla di miracoli, si parla di fede e di caso.
Miles e Monroe sono dispersi, l'uno tra i selvaggi che hanno attaccato nello scorso episodio, l'altro tra le grinfie dei cacciatori di taglie (per conto dei rinnovati Stati uniti d'america), si parla di solitudine, incapacità di togliersi la vita, vendetta, implicazioni morali, etica.
Rachel vuole salvare Miles ma il padre non intende lasciarla andare dato che l'ha appena ritrovata, si parla d'amore di riconoscenza, di rispetto genitoriale.
Tom e il figlio capiscono che c'è qualcosa che non quadra nei nuovi "patrioti" che intendono ristabilire l'ordine nei devastati U.S.A., Tom organizza un vero e proprio attentato a una esponente politica nel campo profughi e poi lo sventa uccidendo il suo socio, tutto per infiltrarsi a dovere, si parla di politica, intrighi internazionali, gestione del potere.
Aaron e la sua nuova compagna discutono di "fede"
Tutto questo è Revolution, una serie meravigliosa in pieno stile J.J Abrahms, che mi ricorda ad ogni episodio perchè amo questo genietto come pochi altri autori contemporanei: la serie ora vede i due leoni (Miles e Monroe) ridotti ai minimi termini per quanto riguarda forza e determinazione, lontani fisicamente ma vicini nella condizione di uomini che hanno visto il loro mondo sprofondare per ben due volte, e dunque si concentra sui personaggi come Charlie o Rachel in modo più profondo ed esaustivo rispetto alla scorsa stagione, dandoci un quadro molto più variegato ed interessante.
Resta da capire cosa sia successo realmente durante il lancio dei missili, il cui flashback di questo episodio ha, a mio parere, rilevato solo parte degli avvenimenti di quella notte nefasta.



martedì 1 ottobre 2013

COMICS TIME#05: THE GOON di Eric Powell

Edito in Italia da Panini

In una città infestata dai non-morti un folle negromante sta formando il suo personale esercito di zombi. Chi potrà rimetterlo al suo posto se non l’uomo che tutti chiamano Goon? Risate e azione senza sosta in un primo volume che raccoglie le imperdibili storie presentate prima dell’esordio della serie regolare The Goon, pubblicata negli Stati Uniti da Dark Horse. 17x26, B., 144 pp., col. (Riassunto del primo volume "I Giorni dell'Avvoltoio").

5 volumi euro 13 cad.

Quando ormai parecchi anni fa comprai la prima edizione italiana di The Goon di Eric Powell, all'epoca edito dalla MagicPress, lo feci per un fortissimo istinto di curiosità che la copertina mi ispirò immediatamente: c'era in quello strano energumeno in canottiera e nel suo piccolo amico in cappello con tesa anni '40, ma soprattutto sprovvisto di pupille oculari, tutto un fascino reso ancora più potente dalla tecnica di colorazione a pastelli e acquarelli.
Leggendo il volume la folgorazione non ha fatto che acuirsi potentemente: le storie al suo interno rappresentavano una sintesi pittorica e cromatica di alcune delle più belle tavole di Eisner e del suo Spirit e di una massiccia dose di Horror classico in stampo Universal degli anni '30 e '40, il tutto permeato da un umorismo e un'ironia pungenti e ben dosati, con un'attenzione spropositata ai dettagli e agli sfondi, che mai come in The Goon mi sono sembrati così vivi e plastici.
Nonostante gli infiniti richiami alle già citate fonti iconografice e narrative, The Goon mi parve (e continua a farlo a distanza di anni) una delle cose più originali che avessi mai letto, perchè sapeva rendere quel mix qualcosa di nuovo e mai visto, per via delle scene nonsense alternate alle scazzottate pulp in stile tarantiniano, e poi della meravigliosa griglia a vignette di stampo classico riempite di soluzioni pittoriche sempre diverse e tendenti a una sperimentazione viva come in poche altre serie regolari in commercio, ma anche per il ritmo comico alternato miracolosamente a quello drammatico senza che se ne avvertano squilibri di ogni sorta.
La copertina del primo volume di The Goon
Un volume di questa serie lo si legge con una velocità impressionante grazie a quella stessa curiosità che provai guardando la copertina del primo tomo, perchè la formula del racconto breve, o unico, non viene usata solo come mezzo per rendere l'opera accessibile a chiunque, ma anche per concentrarsi ogni volta su un personaggio in particolare, che sia Goon stesso con il suo passato tormentato e violento o la foca psichica e le sue strampalate profezie sul futuro (si avete letto bene, una foca psichica!!!), Powell imbastisce un palcoscenico pieno di personaggio bruttissimi e infinitamente belli, apparentemente stereotipati e in realtà profondi, strampalati ma spesso risolutivi.
Volume dopo volume The Goon tende a creare un cosmo criminale e di comprimari intorno al protagonista che rivela una varietà davvero spiazzante per il lettore che può trovarsi ad assistere alla lotta di un enorme uomo lucertola venuto da un altra dimensione che parla il messicano dopo aver inghiottito una rana di origini iberiche e subito dopo a piangere per il cuore spezzato di Goon, il cui amore perduto lo rende in grado di vincere il potere ammaliatore di una vampira che riesce a irritire tutti i cuori tranne il suo.
L'edizione Panini, venuta in seguito al rilevamento dei diritti da parte della casa editrice modenese, è assolutamente superiore a quella MagicPress, sia nella confezione che nella qualità di carta e inchiostro, nonchè negli adattamenti e nella traduzione assolutamente impeccabili.
The goon diventerà un classico, proprio accanto a The Spirit e a Sin City.